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Tempointerno.Sono rimasto letteralmente stupefatto nel leggere questa tua incredibile ricerca che denota oltre alla passione anche la volontà, direi maniacale, di approfondire. Tutto questo senza ovviamente dimenticare le conoscenze informatiche e investigative. Non ti nascondo che avrò bisogno di rileggerla ancora e lo farò con molto piacere.
In attesa della seconda parte, ti rinnovo i complimenti e ti ringrazio per averla condivisa
Le lodi mi sorprendono (piacevolmente), perché prima di pubblicare la ricerca mi sentivo piuttosto critico verso i risultati.
Da un lato spingere le ricerche ad un livello maniacale quando si tratta di orologi indubbiamente mi diverte , ma dall'altro i metodi maniacalmente accurati hanno il difetto di produrre un'eccessiva mole di dati: per questo le puntate invece di essere una sono tre. Il rischio che la quantità nuoccia alla qualità aumenta, perché i dati vanno interpretati. Ed è qui che l'asino di solito casca. Il pericolo di credere a ciò che ci piace di più in queste analisi è sempre dietro l'angolo proprio perché siamo appassionati. Avrai notato che alcuni risultati sono congetturali più che certezze provate.
Con questo principio non ci sarà mai una ricerca che si possa ritenere soddisfacente, per questo alla fine sono sempre costretto a fare ricorso al vecchio trucco che un assistente (oggi professore emerito) mi aveva insegnato ai bei tempi: la ricerca termina quando il ricercatore si stanca di cercare..